venerdì 13 novembre 2015

BOILE... QUESTA BOILE !?!?!?
Il mio pensiero riguardo a tutto quello che circonda questo mondo….sia da appassionato sia da commerciante.
Come tutti ben sapranno la carpa è un pesce onnivoro, e pure opportunista. Per molti versi molto simile a noi umani, inoltre non possiede un vero e proprio stomaco, da qui nascono altre mille considerazioni ma non è ciò su cui voglio approfondire.
La boile, concepita per far “selezione” e studiata di forma sferica per poter essere scagliata a distanze importanti tramite appositi strumenti. Escluso l’utilizzo a lunga distanza si pone al pari di svariati altri bocconi quali granaglie o pellet o esche naturali tipo gamberi, cozze, pesciolini; questi ultimi li pongo al vertice della dieta alimentare per ovvi motivi tra cui la presenza in quasi tutti gli ambienti acquatici, ma anche per le proprietà di cui ne trae beneficio la carpa. Un altra,non meno importante, considerazione sta nel fatto che questi organismi sono e saranno sempre ricercati per le loro caratteristiche nutrizionali oltre che per la mancanza di associazione allo stress da cattura……questo concetto è generalizzato ma non tassativo, sovente capita che dopo svariate catture, in un determinato ambiente, la carpa associa il pericolo alla classica boile portandola a starne alla larga per periodi più o meno lunghi, evento che raramente accade con esche naturali possibilmente reperite nel medesimo ambiente. Questa situazione può essere alterata però con la mano dell’uomo,noi carpisti in questo caso,adottando la famosa pasturazione a medio/lunga distanza, (parlo di un minimo di 5/6 mesi per poi protrarla anche di anni e anni), questa può avere un effetto deleterio se  non eseguita nei termini che la conseguono,come l'utilizzo di ingredienti appropriati e con turnazioni incoerenti.
Boile da pastura e innesco….NO…..boiles e BASTA……L’importanza determinante per la buona riuscita dell’azione di pesca, corredata da una pasturazione preventiva, risiede solo ed esclusivamente nella boile da pastura. Quella da innesco la ritengo ininfluente in questi casi ma nelle situazioni che escludono la pasturazione medio/lunga il discorso cambia totalmente ma non ne parlerò qui. Con una buona campagna di pasturazione, la boile deve avere tutte le carte in regola per donare reali benefici alla carpa come la facile assimilazione/digestione….da questa ne deriva un interesse a continuare nell’ingestione dell’esca grazie all’appetibilità della stessa; e da questo ne derivano ulteriori benefici tipo miglior flusso dei sangue – miglior salute cardiaca – miglior ossigenazione – accrescimento dei tessuti e energia generalizzata. Tutti sintomi da cui la carpa ne gode e ne ricerca le virtù in quel determinato cibo che ne è in possesso.
Detto questo la mia filosofia riguardo alla composizione di una boile da pastura è semplice quanto essenziale; parlo di ingredienti nobili ma non per questo tecnici e costosi, le mie scelte sono ponderate grazie all’esperienza maturata in 25 anni di studio e lavorazione delle materie prime in campo alimentare.
Per il loro valore biologico/nutrizionale scelgo farina d’orzo – germe di grano – lievito inattivo secco – latte in polvere uso lattante – farina di canapa – pastoncini vari – tritello di grano – eccetera.
Ultimo discorso lo dedico ad una parentesi "pro-negozio", nella scelta di esche, boile in questo caso, ho voluto offrire solo l’essenziale per rimanere fedele a quanto detto fin’ora. Due sono le possibilità, una è un’esca che non necessita di pasturazione preventiva in quanto possiede doti di estrema velocità nell’entrare in pesca, l’altra di cui mi concentro su quest’articolo è l’esca da pastura.
Visti e considerati i concetti appena espressi metto sul piatto un prodotto che non promette MIRACOLI come sempre più spesso leggo ma rispetta la mia filosofia di pasturazione medio/lunga, in parole povere un prodotto che si pone a metà strada tra un’esca da innesco e un’esca da pastura…….un “polivalente” volta a rispettare i termini di beneficio fisico e conseguente richiesta di tale cibo.
Concludo asserendo che il rispetto va considerato a tutto tondo, per l’ambiente che ci circonda, per il pesce che andiamo ad insidiare,per i prodotti che utilizziamo e le modalità in cui lo somministriamo, insomma RISPETTO!
Di mio ci metto tutto l’impegno possibile…..il resto è nelle vostre mani…….
 Danilo Fuochi
                                                                             
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